Universo Figli - Bimbi e Scuola
In questa sezione troverete tutte le informazioni che riguardano la vita dei nostri figli.
Iniziano a crescere e cominciano a relazionarsi non piùsoltanto con i genitori e i fratelli, ma anche con il mondo esterno, con la comunità e tutto ciò che non sia solo la famiglia.
Si parlerà dell'inserimento alla scuola materna, al passaggio alla scuola elementare e di tutti quegli argomenti importanti che li riguardano.
Iniziano a crescere e cominciano a relazionarsi non piùsoltanto con i genitori e i fratelli, ma anche con il mondo esterno, con la comunità e tutto ciò che non sia solo la famiglia.
Si parlerà dell'inserimento alla scuola materna, al passaggio alla scuola elementare e di tutti quegli argomenti importanti che li riguardano.
La scuola materna - L'inserimento
(a cura di Daniela)
L'inserimento alla materna è forse il primo vero distacco di ogni bambino dalla sua famiglia. Anche per chi è già andato al nido, si passa da un mondo più ovattato, familiare, di gioco e coccole, in cui spesso si entra da piccoli e inconsapevoli, al primo vero passo verso l'autonomia e il mondo oltre la famiglia. C'è più consapevolezza anche da parte del bambino, e forse per questo anche i piccoli che erano già abituati al distacco dai genitori per restare al nido a volte rivivono una crisi di inserimento intensa come i bambini che questo distacco lo vivono per la prima volta.
Come sempre, ogni bambino è a sé, chi si avvia verso i nuovi compagni con curiosità ed entusiasmo, chi fatica ad accettare la novità e ha bisogno di più tempo, chi si butta nel gioco e chi sta nell’angolino, chi si dimentica di salutare mamma e papà e chi sta attaccato alle gambe piangendo.
Come in ogni occasione, e in ogni cambiamento, ogni emozione merita di essere rispettata, perché fa parte dell’essere del bambino. Tocca ai genitori e agli educatori trovare il modo giusto per dare sicurezza ai nuovi arrivati, con empatia e affetto. In questo modo l’asilo, dopo il primo periodo di integrazione, diventerà un’avventura divertente, fantastica, che accompagnerà i nostri figli fino a quando saranno ormai pronti per il passo successivo: la scuola.
L'inserimento alla materna è forse il primo vero distacco di ogni bambino dalla sua famiglia. Anche per chi è già andato al nido, si passa da un mondo più ovattato, familiare, di gioco e coccole, in cui spesso si entra da piccoli e inconsapevoli, al primo vero passo verso l'autonomia e il mondo oltre la famiglia. C'è più consapevolezza anche da parte del bambino, e forse per questo anche i piccoli che erano già abituati al distacco dai genitori per restare al nido a volte rivivono una crisi di inserimento intensa come i bambini che questo distacco lo vivono per la prima volta.
Come sempre, ogni bambino è a sé, chi si avvia verso i nuovi compagni con curiosità ed entusiasmo, chi fatica ad accettare la novità e ha bisogno di più tempo, chi si butta nel gioco e chi sta nell’angolino, chi si dimentica di salutare mamma e papà e chi sta attaccato alle gambe piangendo.
Come in ogni occasione, e in ogni cambiamento, ogni emozione merita di essere rispettata, perché fa parte dell’essere del bambino. Tocca ai genitori e agli educatori trovare il modo giusto per dare sicurezza ai nuovi arrivati, con empatia e affetto. In questo modo l’asilo, dopo il primo periodo di integrazione, diventerà un’avventura divertente, fantastica, che accompagnerà i nostri figli fino a quando saranno ormai pronti per il passo successivo: la scuola.
La prima elementare - Primi passi nel mondo della scuola
(a cura di Valeria)
E' arrivato, quel giorno è arrivato. Il tempo è passatoin un batter d'occhio e da quel piccolofrugoletto che abbiamo stretto al seno, siamo giunti ad un piccolo ometto, con la sua piccola cartella sulle spalle. Piccola! Una cartella più grande di lui, ancora una volta il più bassino tragli altri, ma il più testardo di tutti.aveva deciso che il suo primo giorno di scuola primaria sarebbe stato orribile, ed ha fatto di tutto perchè fosse così.
E le lacrime sono sgorgate dagli occhi di quella mamma sgomenta, come un fiume in piena, non appena Lei ha dovuto lasciarlo seduto al suo banchetto.
Ricordo di essere stata molto emozionata al mio primo giorno di scuola, ma arrabbiata no. Invece lui, piccolo terremoto, era proprio arrabbiato con il mondo, con i bimbi, con le maestre e ,soprattutto, con me.
I suoi occhi mi fissavano e sembrava dicessero: "Ma perchè mi lasci qui?", "a me non va di imparare un bel niente!", "Voglio tornare a giocare alla materna"....
L'angoscia in me cresceva, cresceva, cresceva....
Ecco a cosa mi è servita l'esperienza del "mio primo giorno di scuola da mamma"!!! Mi è servita ad avere la conferma che condividiamo parte delle nostre giornate, direi la maggior parte anche se a volte solo con il pensiero non essendo fisicamente presenti, con dei piccoli ma grandi manipolatori capaci, con quegli occhietti da Bamby impauriti, di far fare a NOI MAMME l'impossibile, tipo buttarci da un dirupo per andare a riprendere il pupazzetto caduto durante un tour al Grand Canyon.
Ecco io avrei fatto proprio di tutto perchè quella sua tristezza, mista a rabbia (o viceversa) sparisse in un lampo.
A cosa mi è servito il "mio primo giorno di scuola da mamma" ( e io ne avrò almeno altri 2): a capire che le mamme convivono con i sensi di colpa! Quelle cose del tipo: "Avrò fatto bene a non metterlo in classe con gli amici della materna?", "Avrò fatto bene a sottolineare che luifarà cose da grandi, tipo leggere e scrivereprima delle sue sorelline?"....
Tutti questi dubbi nella testa di un marito, compagno, padre o semplicemente UOMO non sarebbero ma venuti!
Allora è la croce delle mamme pensare sempre di non fare la cosa giusta?
E intantogli uomini vivono sereni tanto questa è la vita!
E' arrivato, quel giorno è arrivato. Il tempo è passatoin un batter d'occhio e da quel piccolofrugoletto che abbiamo stretto al seno, siamo giunti ad un piccolo ometto, con la sua piccola cartella sulle spalle. Piccola! Una cartella più grande di lui, ancora una volta il più bassino tragli altri, ma il più testardo di tutti.aveva deciso che il suo primo giorno di scuola primaria sarebbe stato orribile, ed ha fatto di tutto perchè fosse così.
E le lacrime sono sgorgate dagli occhi di quella mamma sgomenta, come un fiume in piena, non appena Lei ha dovuto lasciarlo seduto al suo banchetto.
Ricordo di essere stata molto emozionata al mio primo giorno di scuola, ma arrabbiata no. Invece lui, piccolo terremoto, era proprio arrabbiato con il mondo, con i bimbi, con le maestre e ,soprattutto, con me.
I suoi occhi mi fissavano e sembrava dicessero: "Ma perchè mi lasci qui?", "a me non va di imparare un bel niente!", "Voglio tornare a giocare alla materna"....
L'angoscia in me cresceva, cresceva, cresceva....
Ecco a cosa mi è servita l'esperienza del "mio primo giorno di scuola da mamma"!!! Mi è servita ad avere la conferma che condividiamo parte delle nostre giornate, direi la maggior parte anche se a volte solo con il pensiero non essendo fisicamente presenti, con dei piccoli ma grandi manipolatori capaci, con quegli occhietti da Bamby impauriti, di far fare a NOI MAMME l'impossibile, tipo buttarci da un dirupo per andare a riprendere il pupazzetto caduto durante un tour al Grand Canyon.
Ecco io avrei fatto proprio di tutto perchè quella sua tristezza, mista a rabbia (o viceversa) sparisse in un lampo.
A cosa mi è servito il "mio primo giorno di scuola da mamma" ( e io ne avrò almeno altri 2): a capire che le mamme convivono con i sensi di colpa! Quelle cose del tipo: "Avrò fatto bene a non metterlo in classe con gli amici della materna?", "Avrò fatto bene a sottolineare che luifarà cose da grandi, tipo leggere e scrivereprima delle sue sorelline?"....
Tutti questi dubbi nella testa di un marito, compagno, padre o semplicemente UOMO non sarebbero ma venuti!
Allora è la croce delle mamme pensare sempre di non fare la cosa giusta?
E intantogli uomini vivono sereni tanto questa è la vita!